Come si leggono le visure catastali?

Per legge, un immobile non può risultare “invisibile” al Catasto. Qualsiasi procedura presuppone che l’immobile sia stato registrato e che sia disponibile una visura catastale per verificare tutti i dati fiscali. Questo documento non sembra chiarissimo a prima vista: ecco a cosa fare attenzione!

Le visure catastali sono costituite da due parti:

Una parte identificativa. Indica la posizione dell’immobile a cui fa riferimento, oltre che il Comune di appartenenza. La sezione identificativa classifica l’immobile anche in base alla sua posizione all’interno del condominio (sub). Le parti in comune all’interno del condominio (scale, ascensori, ecc.) sono indicate, ma non rientrano nel calcolo fiscale.

Unaparte di classamento. Questi sono necessari per calcolare le varie tasse applicate sugli immobili di proprietà. Le voci di questa sezione sono: zona censuaria(se due immobili sono della stessa zona censuaria, hanno lo stesso reddito a parità di classe), micro zona(una zona dove gli immobili hanno caratteristiche simili) e categoria(che indica come viene utilizzato l’immobile). La categoria è una sigla costituita da due caratteri: uno è la lettera A, l’altro dipende dal tipo di immobile. In sequenza:

  • A1 Indica un appartamento signorile;

  • A2 Civile abitazione;

  • A3 Abitazione economica;

  • A4 Casa popolare;

  • A5 Casa ultrapopolare;

  • A6 Abitazione rurale;

  • A7 Villino;

  • A9 Edifici storici e castelli;

  • A10 Uffici;

  • A11 luoghi tipici del territorio.

Alla categoria C (C2 e C6) appartengono rispettivamente le cantine e i box auto. Tra i parametri di classamento, non manca la classe di appartenenza(che indica la redditività dell’immobile), la consistenza (ovvero i metri quadri e i vani che compongono l’appartamento) e la rendita (calcolata in base a: consistenza, estimo, zona censuaria, categoria e classe). Dalla rendita viene calcolato il valore catastale, che incide sulle tasse applicate all’appartamento.

Infine, sul lato destro della visura catastale,vengono riportate informazioni utili che si riferiscono alle modifiche/variazioni effettuate sull’immobile, quali ad esempio apliamenti, riunione di due subalterni ecc..), mentre in basso ci sono i dati anagrafici degli intestatari, con le relative quote di appartenenza, nonché gli estremi notarili dell’ultimo trasferimento di proprietà di cui è stato oggetto il bene (nome notaio, repertorio e data).

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