L’IMU (imposta municipale unica) è nata in sostituzione all’ICI e all’IRPEF per quanto riguarda i redditi per immobili non locati. Quest’imposta è dovuta da chiunque sia proprietario di immobili, compresa l’abitazione principale, fabbricati rurali e terreni. Il pagamento dell’imposta dev’essere effettuato anche da soggetti “passivi” e cioè: proprietari di fabbricati, aree edificabili e terreni con qualsiasi destinazione d’uso, titolari di diritti reali d’usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi e superficie su fabbricati, aree edificabili e terreni con qualsiasi destinazione d’uso, ex coniuge a cui è stata affidata la casa coniugale e i locatari di immobili concessi in locazione fondiaria. L’aliquota per l’abitazione principale e per le relative pertinenze è pari a 0,4% anche se, ogni comune ha la facoltà di poterla aumentare o diminuire fino a 0,2 punti percentuali quindi, detta aliquota potrà essere compresa tra lo 0,2% e lo 0,6%. Per effettuare il calcolo IMU abbiamo bisogno di conoscere i dati relativi alla rendita catastale e la classificazione dell’immobile per poterne ricavare il moltiplicatore (per le classi A/B/C il moltiplicatore è pari a 160. Per le classi D/A10 viene invece applicato un moltiplicatore pari a 85mentre per la categoria C10 il moltiplicatore è pari a 55. La rendita catastale la possiamo ricavare attraverso una visura catastale che ci restituirà tutti i dati catastali relativi all’immobile tra cui la rendita e la classificazione . una volta ottenuti tali dati il calcolo da fare è il seguente: (rendita catastale x moltiplicatore) x aliquota base. Vi mostro di seguito un esempio: per un immobile destinato ad un’abitazione principale con rendita catastale di € 750 abbiamo 750*168=126000 con un’aliquota al 0,4% abbiamo 126000*0,4%=504 quindi il pagamento IMU da farsi dovrà essere di €504,00 annui. Esistono però alcune detrazioni come ad esempio quella per abitazione principale che è pari ad € 200 o le detrazioni relative ai figli minori di 26 anni che siano conviventi pari ad € 50 per figlio.